Le novità
Nel bando aumenta l’intensità di aiuto massima concedibile, che arriva all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione di prodotti agricoli. Viene poi introdotta la nuova fattispecie di autoconsumo condiviso, la possibilità di far partecipare imprese in forma aggregata e la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino a un massimo di 1.000 kWp per impianto.
Completano le novità il raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100mila euro, il raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30mila euro e la spesa massima per beneficiario, pari a 2.330.000 euro.
Il perimetro
L’avviso del 21 luglio è relativo al finanziamento di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, con le risorse residue della misura Pnrr M2C1 I 2.2 “Parco Agrisolare”, che ammontano a circa 1 miliardo. Le proposte, redatte in conformità alle istruzioni del regolamento operativo, andranno presentate tramite la piattaforma informatica del soggetto attuatore Gse all’indirizzo www.gse.it. Alla proposta dovrà essere allegata, a pena di esclusione, copia del documento d’identità in corso di validità del sottoscrittore della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e la documentazione prevista dal regolamento operativo.
Spese solo dopo la domanda
La presentazione della domanda da parte del soggetto beneficiario non può essere successiva all’avvio dei lavori di realizzazione degli interventi relativi alla proposta. Il beneficiario, attraverso le specifiche funzionalità rese disponibili sulla piattaforma informatica predisposta dal Gse, potrà procedere, qualora lo ritenga necessario, con l’annullamento di una proposta inviata. Il richiedente potrà presentare una o, in caso di progetti distinti, più proposte esclusivamente a valere su un’unica tabella previste all’allegato A al decreto.
Qualora il Gse, in fase di valutazione delle proposte inviate, rilevi che per il medesimo progetto siano state presentate dal beneficiario più istanze, valuterà l’ultima proposta inviata procedendo d’ufficio all’annullamento delle precedenti.
I lavori per gli interventi previsti devono essere avviati dopo la presentazione della proposta. In caso di concessione del finanziamento, tutte le spese sono ammissibili dal giorno di presentazione della proposta. I beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei destinatari delle risorse, salvo richiesta di proroga. Questa dovrà riportare i motivi oggettivi ed è soggetta all’approvazione di Gse Spa, d’intesa con il Ministero. Vanno comunque garantiti la realizzazione, il collaudo e la rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.
Requisiti e scadenze
Beneficiari sono le imprese agroindustriali, gli imprenditori agricoli, le imprese agricole, le cooperative e i loro consorzi, gli agriturismi. Per accedere al bando è necessario che l’azienda sostenga i costi dell’intervento e possieda l’immobile o ne abbia un diritto reale di godimento.
L’immobile deve essere al servizio dell’impresa agricola. Il bando finanzia gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare, la rimozione e lo smaltimento dei tetti esistenti e la costruzione di nuovi tetti isolati. Può finanziare anche la creazione di sistemi automatizzati di ventilazione o di raffreddamento e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.
Le domande possono essere presentate dalle ore 12 del 12 settembre 2023 e fino alle ore 12 del 12 ottobre 2023. La piattaforma informatica consente il caricamento delle proposte esclusivamente durante il periodo di apertura.
Fonte: Il Sole 24Ore