La domanda
Una società esercente commercio all’ingrosso di macchinari acquista nel 2021 un macchinario nuovo da vendere (trattato come merce), nel 2022 decide di noleggiarlo e quindi questo macchinario da bene merce diventa un cespite. Si chiede se si ha diritto al credito d’imposta beni strumentali e, in caso positivo, se si può godere dell’aliquota 2021 (anno di acquisto) se va applicata l’aliquota 2022 (anno di passaggio da merce a cespite). Nel caso occorre rettificare la dichiarazione 2021?
La disciplina del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (articolo 1, commi da 184 a 197, della legge 160/2019, poi articolo 1, commi da 1051 a 1063, della legge 178/2020) riconosce il credito d’imposta a tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. Pertanto, il credito d’imposta in esame riguarda gli investimenti in beni materiali strumentali “nuovi” e, di conseguenza, l’agevolazione non spetta per gli investimenti in beni a qualunque titolo già utilizzati.
Ciò posto in termini generali, si rappresenta che la fattispecie oggetto del quesito presenta diversi profili di particolarità, sui quali non sussistono chiarimenti da parte dell’agenzia delle Entrate.
Si segnala tuttavia che con la risposta a interpello 63 del 3 febbraio 2022 l’agenzia delle Entrate ha confermato la possibilità di usufruire del credito di imposta in esame nell’ipotesi di acquisto di un bene precedentemente oggetto di comodato tra le stesse parti, quindi un bene che al momento dell’acquisto risultava già utilizzato. Da tale risposta ad interpello sembra potersi affermare che il requisito della novità del bene al momento dell’acquisto possa essere valutato tenendo conto di specifiche circostanze che caratterizzano il caso concreto.
La fattispecie oggetto del quesito potrebbe rientrare in tale casistica, soprattutto considerato che il bene, in quanto inizialmente acquistato per la vendita, non è stato utilizzato dall’impresa fino al suo “passaggio interno” a bene strumentale. Potrebbe quindi sostenersi la sussistenza dei requisiti per la fruizione del credito d’imposta anche in questo caso, seppure nell’anno 2022 in cui è avvenuto il “passaggio interno”.
Data la particolarità della fattispecie, si suggerisce tuttavia di presentare istanza di interpello all’agenzia delle Entrate.
Fonte: Il Sole 24 ORE