5.1.04 – Prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili

5.1.04 - Prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili
Il bando persegue l’obiettivo di favorire l'attuazione di interventi di prevenzione rispetto al rischio di danni causati dalle gelate primaverili al potenziale produttivo delle aziende frutticole.

Area geografica: Regionale

Regione/Provincia: Emilia-Romagna

Tipo di imprese a cui è destinato: Possono essere beneficiari del presente bando le imprese agricole che intervengono a tutela del proprio potenziale produttivo frutticolo. Per essere beneficiaria, l’impresa agricola al momento della domanda deve:

risultare iscritta ai registri della CCIAA, fatti salvi i casi di esonero previsti dalla normativa vigente;

risultare iscritta all’Anagrafe regionale delle Aziende Agricole;

presentare un Piano di Investimenti coerente con le disposizioni del presente bando;

impegnarsi a rendere disponibili tutti i dati richiesti dalle attività di monitoraggio e valutazione.

Tipo di contributo:  Contributo a fondo perduto

Dotazione finanziaria: € 1.048.642

Percentuale massima su spesa ammessa: 70%

Spesa minima: € 5.000

Spesa massima: € 200.000

Data/Periodo di apertura bando: dal 29 giugno al 19 settembre 2023

Interventi ammissibili: Il PI (Piano di Investimento) dovrà prevedere interventi riferiti a impianti frutticoli esistenti alla data di presentazione della domanda di sostegno e risultanti dal piano colturale (pc) 2023, validato tramite sottoscrizione dell’apposita scheda di validazione disponibile in Anagrafe e successivo inserimento della stessa nel fascicolo ansa partecipante al bando.

Il PI dovrà necessariamente risultare avviato in data successiva a quella di presentazione della domanda di sostegno. La tempistica di realizzazione del PI prevista dovrà essere al massimo di 9 (nove) mesi, decorrenti dalla data dell’atto di concessione del sostegno.

Spese ammissibili:

– acquisto e messa in opera di ventilatori e/o bruciatori fissi e /o mobili con funzione

antibrina; in relazione ai bruciatori si precisa che non risultano ammissibili tipologie il cui utilizzo prefiguri la possibile violazione delle normative/disposizioni inerenti alla tutela della qualità dell’aria;

– l’adeguamento di impianti irrigui esistenti al momento della domanda, limitatamente all’inserimento di linee di adduzione ed ugelli/erogatori specificamente dedicati ad espletare la sola funzione antibrina;

– spese tecniche generali, come onorari di professionisti o consulenti, in misura non superiore al 3% dell’importo ammissibile di cui ai precedenti punti

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