Interventi integrati per acquisizione di aziende in crisi o rischio di chiusura

Copertina per bando acquisizione aziende in crisi Regione Piemonte
La misura, promossa dalla Regione Piemonte, intende agevolare l’acquisizione di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda o di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte, che risultino già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività

Area geografica: Regionale

Regione: Piemonte

Soggetto gestore/attuatore: Finpiemonte S.p.A. 

Obiettivo: La misura, promossa dalla Regione Piemonte, intende agevolare l’acquisizione di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda o di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte, che risultino già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività.

Può essere inoltre agevolato l’affitto, esclusivamente se finalizzato alla successiva acquisizione e le acquisizioni di singoli lotti funzionali relativi alle fattispecie sopra indicate, proposte eventualmente da diversi soggetti imprenditoriali beneficiari.

Sono considerate “aziende in crisi” le imprese che hanno formalmente avviato una procedura di licenziamento collettivo o di cassa integrazione straordinaria per crisi, oppure una procedura concorsuale (concordato, liquidazione, fallimento/liquidazione giudiziale, amministrazione straordinaria). Nei casi in cui la cessazione dell’impresa o dell’attività non sia dovuta a situazione di crisi come sopra definita, l’intendimento di chiudere – per cessazione dell’attività o dell’impresa – l’azienda, l’impianto, lo stabilimento o il centro di ricerca, deve risultare da un atto formale.

Tipo di imprese a cui è destinato: Imprese e liberi professionisti

Dimensione: Piccola Impresa , Media Impresa , Grande Impresa

Settore attività: Agroalimentare, Alberghiero, Altri servizi, Artigianato, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Chimica e Farmaceutica, Commercio, Cultura, Edilizia, Elettronica, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, ICT, Meccanica, Metallurgia, Mobili, Legno e Carta, Moda e Tessile, Ristorazione, Salute, Servizi di trasporto, Turismo

Tipo di contributo: Contributo/Fondo perduto

Dotazione finanziaria: € 5.300.000

Contributo massimo: a partire da € 1.500.000 fino a € 2.000.000

Data/Periodo di apertura bando: dal 5 settembre 2022 al 30 giugno 2023

Interventi ammissibili: Con questo Bando la Regione promuove il sostegno a progetti di investimento iniziale finalizzati a:

  • a) rilevare aziende localizzate in Piemonte in situazione di crisi conclamata, con i relativi impianti e stabilimenti produttivi ed i connessi attivi materiali ed immateriali;
  • b) rilevare impianti, stabilimenti produttivi o centri di ricerca localizzati in Piemonte, a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa;
  • c) interventi che prevedano di rilevare rami d’azienda (aventi le caratteristiche sopra indicate) o singoli lotti funzionali di uno stesso impianto/stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte da parte di diverse realtà imprenditoriali;
  • d) interventi che prevedano l’affitto di aziende o rami d’azienda con le caratteristiche sopra indicate. Tali interventi sono ammissibili solo se finalizzati alla successiva acquisizione a titolo definitivo.

L’impegno all’acquisizione deve essere manifestato da idoneo atto formale e l’acquisizione stessa deve avvenire entro il termine di conclusione del progetto (24 mesi, salvo che le parti concordino un termine diverso) come meglio specificato nel prosieguo del presente paragrafo e all’art. 4.7 “Termini del procedimento”.

Spese ammissibili:

  • a. acquisto e/o ristrutturazione di immobili da destinare a impianto o stabilimento produttivo o centro di ricerca;
  • b. acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni (escluse le bonifiche), indagini geognostiche e relative spese di progettazione, nel limite del 10% del totale dei costi ammissibili per la parte relativa agli investimenti;
  • c. opere murarie e assimilate;
  • d. infrastrutture specifiche aziendali;
  • e. macchinari e impianti (compresi i costi di revamping7 se inseriti a cespiti), attrezzature;
  • f. attivi immateriali;
  • g. spese per prestazioni finalizzate alla raccolta ed alla verifica di informazioni di natura patrimoniale, finanziaria, economica, gestionale, strategica, fiscale ed ambientale relative all’azienda che si intenderebbe acquisire – “due diligence” – (nel limite del 5% dell’importo totale delle spese per investimenti, ed in ogni caso non oltre l’importo massimo di € 100.000,00).

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